Intervista 'Responsabile Settore Giovanile' coach Claudio Cavalieri
- OR.SA. Basket Barcellona

 - 23 lug
 - Tempo di lettura: 5 min
 
𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐭𝐢 𝐡𝐚 𝐬𝐩𝐢𝐧𝐭𝐨 𝐚 𝐬𝐜𝐞𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐎𝐫𝐒𝐚 𝐁𝐚𝐬𝐤𝐞𝐭 𝐁𝐚𝐫𝐜𝐞𝐥𝐥𝐨𝐧𝐚 ?
È con grande entusiasmo e profonda gratitudine che vi scrivo queste parole. Sono davvero onorato di aver intrapreso questa nuova avventura con l’OrSa, una società che ha sempre dimostrato passione, serietà e una visione chiara, soprattutto nel lavoro con i giovani. E proprio questo è ciò che più mi ha spinto: l’attenzione verso i ragazzi, il desiderio concreto di farli crescere, formarli, accompagnarli. Viviamo un momento storico in cui il mondo del basket sta cambiando rapidamente: si aprono porte, opportunità, si alzano nuovi orizzonti non solo in Italia, ma in tutta Europa. Io, che mi considero un eterno romantico di questo sport, provo una gioia indescrivibile nel vedere i nostri ragazzi – e ancora di più quelli del territorio – crescere, affermarsi, diventare uomini e giocatori. Fin da bambino ho avuto un sogno: giocare a basket. L’ho inseguito con determinazione, sacrificio e passione, raggiungendo buoni livelli. Quando ho smesso, quasi per gioco, mi sono avvicinato alla panchina. Allenatori esperti, già allora, mi dicevano che “ce l’avevo dentro”. E avevano ragione. Da lì è partito tutto: ho fondato una società da zero, insieme ad amici veri, con cui ho condiviso sudore, fatica e gioie. Siamo passati dalla Promozione alla Serie B2, abbiamo vinto titoli regionali, fatto crescere ragazzi e lasciato un segno. Poi, per mettermi ancora alla prova, ho deciso di allenare altrove al Castanea ed è andata molto bene E anche lì, con umiltà e dedizione, ho raccolto risultati e nuove consapevolezze. Perché ho scelto l’OrSa? Perché sono un sognatore: nel 1999 Capizzi e Perdichizzi mi portarono alla Cestistica Barcellona. Da lì ci siamo trasferiti a Messina ma tutto ebbe inizio lì con quella maglia. Ora sono società diverse ma la cittadina è quella ed avremo il valore aggiunto di rimanere a Barcellona. Poi ho un obiettivo chiaro, che per scaramanzia non rivelo, ma in cui credo fortemente ed è un tassello che mi manca da coach. Questa è la realtà giusta, nel momento giusto. Qui ho trovato persone competenti, motivate, con una visione simile alla mia e mi hanno voluto Fortemente. Diventare responsabile del settore giovanile dell’OrSa per me è un onore. Un grazie speciale va al mio amico Pippo Biondo, che mi ha sempre parlato con entusiasmo dell’organizzazione ed a tutta la società, Renzo su tutti. Ora, insieme, costruiamo il Futuro. Sarà una sfida dura, intensa, impegnativa – seguirmi non è mai semplice – ma sono certo che, lavorando uniti, con pazienza e determinazione, faremo grandi cose. Il tempo è nostro alleato. E il meglio…deve ancora venire.
𝐃𝐚 𝐚𝐭𝐥𝐞𝐭𝐚 𝐡𝐚𝐢 𝐜𝐚𝐥𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐩𝐚𝐥𝐜𝐨𝐬𝐜𝐞𝐧𝐢𝐜𝐢 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐥𝐥𝐚𝐜𝐚𝐧𝐞𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐚. 𝐐𝐮𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐞' 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐢𝐥 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐪𝐮𝐨𝐭𝐢𝐝𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐩𝐚𝐥𝐞𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢 𝐚𝐭𝐥𝐞𝐭𝐢 ?
Il lavoro quotidiano in palestra è tutto. È la vera differenza tra chi sogna di diventare un giocatore… e chi ci riesce. Ho avuto il privilegio di calcare parquet importanti nella mia carriera da atleta, ma ogni singolo traguardo è nato lì, in palestra, lontano dagli applausi, tra fatica, sudore, errori e voglia di migliorarsi ogni giorno. Per i giovani, la palestra deve diventare una seconda casa. È lì che si costruisce il carattere, si sviluppa la tecnica, si fortifica la mente. Ma soprattutto, è lì che si impara ad affrontare le difficoltà. Perché il basket – come la vita – non regala nulla: pretende impegno, costanza, fame di crescita. Ogni giorno. Allenarsi non è solo un dovere: è un’opportunità enorme, è il momento in cui un ragazzo può davvero scoprire chi è e dove può arrivare. Il talento serve, certo. Ma senza il lavoro quotidiano, senza la cultura del sacrificio, il talento resta solo una bella promessa non mantenuta. Ai miei atleti dico sempre: “Non esiste crescita senza disciplina. Non esiste successo senza fatica. E non esiste gloria senza lavoro quotidiano.” Chi abbraccia questo spirito, dentro e fuori dal campo, può davvero andare lontano.
𝐍𝐞𝐥 𝐫𝐮𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐞𝐧𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐡𝐚𝐢 𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐮𝐧𝐭𝐨 𝐫𝐢𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢, 𝐬𝐮 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐥𝐚 𝐬𝐚𝐥𝐯𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐮𝐧𝐭𝐚 𝐢𝐧 𝐒𝐞𝐫𝐢𝐞 𝐁 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐂𝐚𝐬𝐭𝐚𝐧𝐞𝐚 𝐝𝐨𝐯𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐛𝐚𝐛𝐢𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐯𝐫𝐞𝐬𝐭𝐞 𝐦𝐞𝐫𝐢𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐫𝐯𝐢 𝐚𝐢 𝐏𝐥𝐚𝐲-𝐈𝐧 𝐆𝐨𝐥𝐝. 𝐐𝐮𝐚𝐥 𝐞' 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐯𝐞 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢 𝐨𝐭𝐭𝐢𝐦𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚𝐭𝐢 ?
È vero, quella con il Castanea in Serie B Interregionale è stata un’esperienza intensa e significativa. La salvezza raggiunta con anticipo è un risultato che ci siamo guadagnati sul campo, giorno dopo giorno, e che, per il lavoro svolto e la qualità del gruppo, sarebbe potuto diventare anche qualcosa in più. I Play-In Gold erano alla nostra portata, e forse un pizzico di esperienza o fortuna in più nei momenti chiave ci avrebbe fatto fare quell’ultimo salto. Ma se c’è una vera chiave di quei risultati, è la mentalità del gruppo. Abbiamo costruito, passo dopo passo, un’identità chiara, basata su lavoro, sacrificio, attenzione ai dettagli e soprattutto fiducia reciproca. Quando una squadra comincia a credere davvero in quello che fa, a giocare l’uno per l’altro, a restare compatta anche nei momenti difficili, allora può andare oltre qualsiasi pronostico. Io sono un allenatore che pretende molto, ma che dà anche tanto. L’energia, la preparazione, la presenza costante: credo che i giocatori lo percepiscano, e questo crea un legame forte. Abbiamo affrontato squadre blasonate, piazze importanti, senza mai snaturarci. Sempre a testa alta, con rispetto per tutti ma paura di nessuno. In sintesi? Lavoro, identità, gruppo. Tre parole semplici, ma che hanno fatto la differenza.
𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐭𝐢 𝐚𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢𝐦𝐚 𝐬𝐭𝐚𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐩𝐨𝐫𝐭𝐢𝐯𝐚 ?
Dalla prossima stagione mi aspetto tanto, ma soprattutto mi aspetto di gettare basi solide per un progetto duraturo e ambizioso. Aver firmato un contratto pluriennale come Direttore Generale del Settore Giovanile non è solo una grande responsabilità, è una dichiarazione di intenti chiara: vogliamo costruire, non improvvisare. Vogliamo crescere ogni anno, con una visione strutturata, coerente, e con al centro lo sviluppo dei ragazzi. Non guardiamo solo al risultato immediato: vogliamo formare atleti, ma prima di tutto persone, che abbiano valori, disciplina, spirito di squadra e cultura del lavoro. Questo è il cuore della nostra progettualità. La prossima stagione sarà il primo passo concreto in questo percorso, e il nostro obiettivo è alzare il livello tecnico, organizzativo e umano del settore giovanile, giorno dopo giorno. Mi aspetto una stagione fatta di entusiasmo, di energia, di crescita condivisa, dove ogni allenamento e ogni partita sia un’opportunità per imparare, per migliorare, per creare un’identità forte e riconoscibile. Siamo qui per costruire il futuro, con pazienza, visione e tanto lavoro. E posso garantire che ci faremo trovare pronti.
𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐯𝐚𝐥𝐮𝐭𝐢 𝐥𝐚 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐨𝐯𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐥𝐥𝐚𝐜𝐚𝐧𝐞𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢𝐥𝐞 𝐢𝐧 𝐒𝐢𝐜𝐢𝐥𝐢𝐚 ?
La crescita del movimento giovanile in Sicilia è evidente, e va riconosciuto il grande impegno della FIP Sicilia, che sta investendo energie e risorse per migliorare la qualità del lavoro sul territorio. C’è una volontà chiara di alzare l’asticella, di creare opportunità e di dare visibilità ai nostri giovani. Tuttavia, quello che ancora manca – e si sente – è il confronto. Confronto vero, costante e di alto livello, sia per i coach, che hanno bisogno di stimoli, aggiornamento e scambio di idee, sia – soprattutto – per gli atleti, che devono misurarsi con realtà competitive, strutturate, fuori dall’isola, per accelerare il proprio percorso di crescita. Il talento in Sicilia non manca, ma va messo alla prova, sfidato, esposto a contesti nuovi e più esigenti. Solo così possiamo capire dove siamo realmente e dove possiamo arrivare. Noi, nel nostro piccolo, ci crediamo fortemente: crediamo che la Sicilia possa non solo crescere, ma diventare un punto di riferimento per la formazione giovanile. Serve lavoro, tempo e una visione condivisa. Ma con passione, competenza e collaborazione, possiamo farcela. E noi siamo qui proprio per questo: per crescere… e far crescere.
Corrado Crisafulli
Addetto Stampa Asd OrSa Basket Barcellona





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